Nelle pagine precedenti speriamo d'avere fatto un poco di chiarezza sulle differenze che intercorrono tra i consulenti finanziari indipendenti ed i promotori finanziari ed ora ci proponiamo d'approfondire la professione d'indipendent financial adviser.
Abbiamo impiegato il termine inglese per indicare la professione in questione dal momento che nel mondo anglosassone è molto diffuso il mestiere il quale in tempi recenti va diffondendosi anche nel nostro paese.
Nel 2007 è stata, infatti, recepita in Italia la direttiva europea che disciplina il ruolo di consulente finanziario indipendente, figura molto interessante per i giovani desiderosi d'intraprendere una carriera di liberi professionisti nel settore degli investimenti e per i risparmiatori che affidano il proprio denaro ad esperti nella speranza di farlo fruttare.

Al consulente finanziario si rivolgono sia i piccoli che i grandi risparmiatori, coloro che sono neofiti di azioni e titoli di Stato e coloro che desiderano valutare proposte alternative rispetto a quelle scelte in precedenza.
La consulenza si rivolge a persone diverse per situazione patrimoniale, per portafogli, per propensione al rischio e per tutti gli altri fattori che si rivelano determinanti nel definire il profilo di ogni investitore.
In ragione di tale eterogeneità sono previste consulenze diverse, occasionali o continuative. Ci sono consulenze finanziarie volte a trovare il miglior mutuo accanto a gestioni di portafogli decisamente cospicui, per le quali sono previste parcelle elevate, peraltro ben ricompensate se il consulente sa compiere il proprio lavoro con competenza consigliando gli investimenti più convenienti.